Castel Sismondo

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Collocato proprio dietro Piazza Cavour si erge solenne e imponente Castel Sismondo (detto anche Rocca Malatestiana), un castello quattrocentesco dalle proporzioni massicce. L’opera fu costruita per volere di uno degli esponenti più rilevanti della famiglia Malatesta, Sigismondo Pandolfo Malatesta nel 1436 sotto la supervisione dell’artista architetto Filippo Brunelleschi e potato a termine 1446.

Divenuto l’ufficiale residenza della famiglia, il castello fu arredato con eleganza, arricchito da pregiati mobili, arazzi, affreschi e opere d’arte, a dimostrazione dell’importanza dei signori della città di fronte ai nobili e illustri ospiti, che la famiglia era solita accogliere.

La struttura è stata oggetto di opera di rifacimenti avvenuti nell’arco dei secoli, ma la conoscenza di come fosse in originale è stata immortalata dall’artista Piero della Francesca in un’opera in cui lo raffigura dettagliato come in una fotografia.

Nel 1626 il castello venne pressoché distrutto, poi eliminata parte della cinta muraria e delle torri, nell’ottocento poi cambiò destinazione d’uso divenendo carcere.

Sulla porta principale, che si affaccia sulla città, troviamo ancora oggi in ottimo stato lo stemma dei Malatesta (una rosa con quattro petali e un elefante).

Recentemente il castello, grazie al supporto economico della Cassa di Risparmio di Rimini, è stato ristrutturato divenendo un importante spazio espositivo.

Raggiungibile dalla stazione ferroviaria di Rimini con l’autobus n.11

 Il castello conobbe nel tempo svariati utilizzi e nel periodo di maggiore declino della signoria malatestiana, verso la fine del Quattrocento, esso venne destinato a scopi militari, non fu più residenza e nel tempo subì una lunga serie di lavori che ne modificarono a struttura.

Nel corso dei lavori di ristrutturazione, che sono stati fatti recentemente, inoltre, sono emersi resti di età romana e altomedievale, come mura tardo imperiali.

Esternamente la rocca era caratterizzata da una vivace policromia, data dall’alternanza di intonaci dai colori araldici malatestiani, come il verde, il rosso e il bianco, che riscontano negli scritti e nelle rappresentazioni di Piero della Francesca, come quella che si trova nell’affresco del Tempio Malatestiano.

Le forme architettoniche appartengono al gusto del gotico e per via della sua struttura stellare è stato definito uno dei primi impianti moderni, relativamente all’arte militare del tempo. Elementi architettonici e decorativi discordanti sono la testimonianza della tradizione medievale e della cultura del Rinascimento che hanno delineato il Castello.

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