Uscendo da Rimini e percorrendo la SP 258 Marecchia, la prima frazione che si incontra e’ quella di Spadarolo.
Consiste in case sparse in pianura, sulla sinistra della strada provinciale Marecchia.
Alla stessa altezza sulla destra della strada c’e’ il Ghetto Randuzzi, caratteristico con la sua bella fila di casine.
Ghetto Randuzzi e Spadarolo costituiscono oggi un medesimo aggregato urbano.
C’e’ anche la chiesa parrocchiale a Spadarolo.
Secondo me Spadarolo prende il nome da una bottega/officina dove lavorava uno “spadaio o spadarolo” che sistemava all’occorrenza sia l’impugnatura fissandola che la lama delle spade, risagomandola ed affilandola.
Officine ottocentesche queste di cui non da oggi ma già da ieri si sono perse le tracce.
Ricordiamoci della diffusione delle spade fino a tutto l’800, portate da ufficiali di corpi militari vari.
E i duelli con la spada in Italia si sono svolti fino agli anni 30 del ‘900, fino a prima della seconda guerra mondiale, guerra che ha spazzato via il mondo che l’ha preceduta con i suoi usi e costumi.
E quella guerra si e’ portata via anche la bottega/officina dello “spadarolo” e il suo ricordo.
(foto tratta da internet)
Gaetano Dini