Le Miglia

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Domani inizia un nuovo anno con il suo percorso.
E a proposito di percorsi … parliamo di Miglia.
La zona chiamata Colonnella corrisponde alla periferia sud di Rimini lungo la via Flaminia.
In quel rione c’è la chiesa di S. Maria della Colonnella.
Una trentina di metri dopo la chiesa a lato di un piccolo parcheggio posto un pò prima dell’entrata posteriore dell’Ospedale Infermi si trova quasi inosservato dai passanti un cippo in pietra che in epoca romana corrispondeva per i viandanti che venivano da sud all’inizio dell’ultimo miglio della via Flaminia prima del suo termine che era sotto l’Arco d’Augusto.

Naturalmente per coloro che iniziavano a percorrere la via Flaminia partendo dall’Arco d’Augusto il cippo della Colonnella corrispondeva alla fine del primo miglio dall’inizio della via.
Sotto l’Arco d’Augusto partivano e finivano secondo il senso di marcia la via Flaminia per Roma e la via Emilia per il nord Italia.
Il miglio romano corrispondeva a circa 1480 metri.
Il cippo della Colonnella non si sa esattamente se sia stato sempre lì ma vista la sua distanza dall’Arco d’Augusto il suo posizionamento o era quello attuale o vi si poteva discostare di poche decine di metri.
Le Pietre Miliari erano dei cippi posti sul ciglio stradale utilizzati per scandire le distanze lungo le vie pubbliche romane.
Le loro forme più consuete erano quelle di una piccola colonna, una colonnella appunto.
Questo cippo è stato chiamato in seguito dalla voce popolare “Colonnella”, dando così il nome a quel rione ed alla chiesa.
E per rimanere in tema di “Migli”, vicino la chiesa della Colonnella è stato aperto da qualche anno un bar chiamato vista la sua posizione “Primo Miglio”.

Nota:
Se misuriamo dal punto dove si trova il cippo fino all’ Arco d’Augusto dovrebbero essere meno di 1.480 mt.
I 1.480 mt. dovrebbero misurare dal cippo al Ponte di Tiberio.
Quindi la via Flaminia costruita dal 220/219 a.C. terminava non al Ponte di Tiberio (di costruzione molto successiva) ma al fiume Marecchia l’antico Ariminus che dava il nome alla città, fiume dove ci sara’ stato un ponte di legno o un guado ben assestato.
Dall’altro argine del fiume iniziava la via Emilia costruita dal 189/187 a.C.
Nulla vieta che eretto l’Arco d’Augusto si sia deciso di fare partire e terminare per ragioni di prestigio imperiale le vie Flaminia ed Emilia sotto l’Arco scompaginando però la misurazione riportata nei cippi miliari delle due vie.
Se i Romani lo hanno fatto erano consci di andare contro sia ai princìpi di ingegneria civile in cui eccellevano che alle reali ed utili indicazioni stradali per i viaggiatori.

Buon Anno Nuovo a tutti.

Gaetano Dini

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