Tenuta Amalia e Villa Amalia a Villa Verucchio, comune di Verucchio, provincia di Rimini
Carolina Amalia (1768 – 1821) duchessa di Brunswik e principessa, e’ stata regina consorte di Giorgio IV (1762 – 1830) re del Regno Unito e di Hannover.
Nel 1817 Carolina risiedette in una villa nei pressi di Pesaro e risiedette anche in una tenuta con villa chiamate poi Tenuta e Villa Amalia dal suo secondo nome, poste all’inizio dell’attuale Villa Verucchio venendo da Rimini.
Il terreno si trova nella piana del fiume Marecchia e ne abbraccia le due rive.
Tenuta e Villa acquisirono notorietà e lignaggio grazie al soggiorno di questa regina.
Nel 1925 la Tenuta e la Villa Amalia vennero acquistate dal ricchissimo Teresio Borsalino (1867-1939), industriale proprietario della nota fabbrica di cappelli Borsalino e Senatore del Regno.
Teresio donò Tenuta e Villa Amalia alla moglie Alessandra Drudi (1878 – 1961) che aveva sposato nel 1933.
Alessandra era stata chiamata come nome d’arte “Gea della Garisenda” dal poeta Gabriele d’Annunzio.
Il nome d’arte Gea della Garisenda le fu dato da Gabriele d’Annunzio per ricollegare la cantante alla sua terra d’origine, l’Emilia-Romagna (Gea dal greco Terra, Garisenda è la celebre torre simbolo di Bologna assieme alla torre degli Asinelli. Non poteva chiamarla Gea degli Asinelli anche se e’ la torre più alta, suonava male come nome).
Nata a Cotignola in provincia di Ravenna da una famiglia non abbiente, dotata di una bellissima voce, con l’aiuto economico del suo Comune Alessandra potè iscriversi al Conservatorio di Bologna.
In seguito divenne la cantante lirica più brava e famosa in Italia.
Il suo più grande successo artistico lo ebbe nel 1911 quando al Teatro Balbo di Torino per reclamizzare la necessità della guerra ed invogliare i ragazzi ad arruolarsi come volontari, l’8 settembre cantò l’inno patriottico “A Tripoli” connesso alla guerra di Libia.
Divenne notissima la strofa “Tripoli bel suol d’amore”.
La canzone procurò a Gea della Garisenda così tanta fama che il pubblico identificò il suo nome col celebre inno patriottico.
La guerra italo-turca conosciuta in Italia come guerra di Libia, fu combattuta vittoriosamente dal Regno d’Italia contro l’Impero Ottomano tra il settembre 1911 e l’ottobre 1912 per conquistare le regioni ottomane nordafricane della Tripolitania e della Cirenaica.
Nella città di Alessandria nel corso delle sue rappresentazioni teatrali, Gea conobbe Teresio Borsalino che si innamorò di lei e la potè sposare solo nel 1933 quando il primo marito di Alessandra morì.
Nel 1922 Gea aveva definitivamente abbandonato le scene anche per amore di Teresio.
Gea ormai tornata ad essere solamente Alessandra si trasferì a Villa Amalia nella Tenuta Amalia a Villa Verucchio, dove passò il resto della sua vita.
La proprietà passo poi a suo nipote, Comm. Sandro Savazzi.
A Villa Amalia c’è oggi un Bed and Breakfast (B & B).
Nel terreno della Tenuta Amalia ci sono oggi i due ristoranti Rò e Bunì ed ‘e Croin.
Sui suoi terreni si trova anche il Rimini Verucchio Golf Club.
Testo di Gaetano Dini