Nel Tempio Malatestiano di Rimini nella Cappella di San Sigismondo c’è un affresco di Piero della Francesca del 1451 raffigurante Sigismondo Pandolfo Malatesta inginocchiato in preghiera davanti a San Sigismondo, suo protettore.
Piero della Francesca in quel periodo si trovava come artista alla corte dei Malatesta.
In quella cappella sui pilastri sono state scolpite le raffigurazioni delle Virtù Teologali e Cardinali.
Virtù Teologali sono quelle che riguardano Dio e rendono l’uomo capace di vivere in relazione con la Trinità e non possono essere ottenute con il solo sforzo umano ma devono essere infuse dalla Grazia di Dio.
Esse sono Fede, Speranza e Carità.
Le Virtù Cardinali sono umane, morali, acquisite con lo sforzo quotidiano, la volontà e sempre con l’aiuto di Dio e regolano la condotta dell’uomo nella vita pratica rendendola conforme alla retta condotta cristiana.
Esse sono Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza.
La Giustizia come Virtù Cardinale consiste nella volontà di operare giustamente, nel bene nei confronti del prossimo e di noi stessi avendo il comportamento di Cristo come esempio.
Nella Cappella di San Sigismondo la Giustizia non è stata scolpita.
Non c’è da meravigliarsi in quanto è la Virtù Cardinale più difficile da realizzare ed inoltre c’è stato senz’altro “lo zampino” di Piero della Francesca come suggeritore a Sigismondo di questa omissione.
Si veniva da epoche storiche di intrighi ed anche di violenze per cui si è ritenuto per onestà intellettuale non scolpire l’immagine della Giustizia.
Il Tempio Malatestiano come dice
il nome fu infatti concepito da Sigismondo e realizzato dai suoi architetti primo fra tutti Leon Battista Alberti più come un tempio antico che come una chiesa cattolica ispirata ai principi di fede.
Piero della Francesca di Borgo Sansepolcro (circa 1412 – 1492) è stato un pittore, matematico ed esoterista, figura emblematica dell’Umanesimo/Rinascimento italiano.
Testo di Gaetano Dini