Prendere le canocchie, lavarle, togliere con le forbici le appendici sotto la pancia, praticare sulla schiena con le forbici una incisione longitudinale dalla testa alla coda. Tritare insieme prezzemolo e aglio, salare e pepare, unire l’olio, il pangrattato e mescolare.
Prendere il composto e metterlo nell’incisione praticata, allargandone i lembi. A questo punto ci sono due possibili metodi di cottura:
1° sulla griglia: ungendo il pesce durante la cottura che comincerà dalla parte inferiore, poi quella della schiena.
2° in umido: fare un battuto di prezzemolo ed aglio, mettere in un tegame con un poco di pomodoro (anche salsa di pomodoro), un pizzico di peperoncino piccante (se in polvere) o un piccolo pezzetto (se intero), aggiustare di sale, fare soffriggere alcuni minuti; mettere le canocchie, coprire il tegame, cuocere per 10 minuti. Servire, in tutte le due versioni, appena tolte dal fuoco. Per la versione in umido: servire con crostoni di pane.
Mangiare necessariamente con le mani facendo attenzione a non pungersi la bocca (fatto pressoché impossibile).
Guido Pasini
Ph: giallozafferano.it