Vènèr znóv Dicèmbre
(Venerdì 19 Dicembre)
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E va in zír a casàz un che un ha vóia ad fè un caz!.
(Va in giro a casaccio uno che non ha voglia di fare niente!.Uno senza un mestiere e senza volontà.)…
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Un che us spósa l’ha finì ad stè bèin;un che un si spósa un ha mai cnusù e bèin!.
(Uno che si spósa ha finito di star bene;uno che non si sposa non ha mai conosciuto il bene!.Chi si spósa ha meno tranquillità e spensieratezza ma amore e compagnia.chi non si spósa è più tranquillo e spensierato ma solo.)
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Nid fàt,gaza morta!.
(Nido fatto,gazza morta!.Il detto era molto in voga nel dopoguerra quando molti,per farsi una casa o ripararla,facevano fatiche impossibili tali da procurare malattie anche mortali.Alcuni morivano poco dopo aver ultimato i lavori della casa.)
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Cusèl che ‘t zèrch,la luna te pòz?.
(Cosa cerchi,la luna nel pozzo?.Ciò che cerchi è certamente difficile da trovare.)
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L’ha zà un pid tlà fósa!.
(Ha già un piede nella fossa !.)
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E fa un brót capan!.
(Fa un brutto capanno!.Ha un brutto aspetto.)
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L’ha fàt l’urècia zala e stila.
(Ha fatto l’orecchio giallo e sottile.Erano segnali di poca salute.)
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St’an la crósa la zira fèss!.
(Quest’anno la croce gira in continuazione.La croce precedeva sempre il carro funebre.)
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Bòna zurnèda ma tót!.
(Buona giornata a tutti!.)
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Sa vól di la parola”DUL”?
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Renato Fattori