La Porta Galliana è situata tra il Ponte di Tiberio e il ponte dei mille a Rimini e si tratta di una parte della cinta muraria difensiva che tracciava la città nel Medioevo.
Attualmente la porta è interrata per circa i 2/3, il motivo è dovuto alle piene del Marecchia, che in antichità erano abbondanti e pericolose, per questo motivo furono alzati gli argini del canale rendendo la porta sommersa e visibile solo nella parte alta.
Si fa risalire la sua costruzione alla metà del ’300 e nel ’500 sarebbe stata interrata.
Si progetta e si pensa al suo recupero dato che il Marecchia non è più una minaccia.
L’arco sesto acuto è tipico dell’età di Sigismondo, che la restaurò nel ‘400, e si poneva come via di passaggio verso il porto di Rimini, sostituiva un’antica porta, in seguito all’ampliamento della città in epoca federiciana, che era posta verso il centro della città, ma nel tempo non ebbe più la sua importanza e fu interrata, sotto ad essa oggi passa un condotto fognario del ‘600.
Agli inizi del XX secolo in seguito ad alcuni scavi fu ritrovato un deposito di medaglie malatestiane, che furono utilizzate da Sigismondo Pandolfo Malatesta per segnalare le opere da realizzate o ristrutturate.
Il bassorilievo di Agostino di Duccio, della metà del ‘400, visibile nel Tempio Malatestiano, la raffigura nella sua forma quattrocentesca.
Nel Settecento la porta fu chiusa per sostituire un torrione, che fu denominato il “Torrione dei Cavalieri”.