La Repubblica di San Marino fonda la sua storia sui castelli che circondano il territorio, che da sempre hanno manifestato vita attiva dal punto di vista politico ed amministrativo. Le giunte di castello sono gli organi che reggono i castelli e che assolvono le funzioni delle giunte e dei consigli comunali in Italia.
Fu la legge del 17 novembre 1945, n. 66 ad istituire come “giunte ausiliarie” le giunte di castello, che nel 1973, hanno ricevuto l’attuale denominazione.
Analizzando le caratteristiche di questo organo, bisogna evidenziare che le giunte sono elette dai residenti per cinque anni e sono composte da nove membri per i castelli con più di duemila abitanti e sette per quelli con meno di duemila abitanti.
In riferimento alle norme attuali le giunte hanno piene funzioni deliberative, consultive, promozionali, di controllo e di gestione dei servizi locali per l’ambito del territorio e della popolazione del castello.
Le giunte sono in grado di rilasciare il nulla osta preventivo sulla concessione o il trasferimento di licenze commerciali e artigianali da esercitare nel territorio del castello di riferimento. Sono garanti delle iniziative culturali e di solidarietà sociale e, possono intervenire nella tutela del territorio e dell’ambiente.
Le giunte i castelli hanno voce in capitolo nell’ambito dei referendum ed esprimono pareri sul bilancio dello Stato, stabilendo rapporti diretti con enti e amministrazioni di altri Stati.
Il capitano del castello assume il ruolo principale, presiede la giunta, convoca la giunta, dà esecuzione alle deliberazioni adottate, celebra i matrimoni civili, partecipa con diritto di voto alla commissione urbanistica.
Riportiamo le giunte ed il numero di membri in riferimento al numero di abitanti citato in precedenza:
Acquaviva: 7 membri
Borgo Maggiore: 9 membri
Chiesanuova: 7 membri
Domagnano: 9 membri
Faetano: 7 membri
Fiorentino: 9 membri
Città di San Marino: 9 membri
Montegiardino: 7 membri
Serravalle: 9 membri
Museo e pinacoteca San Francesco
C’è chi giunge a San Marino per beneficiare appositamente delle sue bellezze e, magari per ammirare i pregevoli complessi architettonici disposti in loco. Oltre ciò l’arte