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Andrea da Montefeltro

14 luglio -7 agosto

2016

Orari feriali: 15.00-19.00

Orari festivi: 9.30-12.00   16.00-19.00

Ingresso Libero

Questa nuova  mostra di Andrea da Montefeltro all’interno del Teatro Vittoria un gioiello nella città di Pennabilli, dopo la prima a Macerata Feltria nella Chiesa di San Francesco, si presenta con elementi scultorei innovativi che si avvia a essere a breve esposta a Firenze sotto il riconoscimento dell’Unesco, opere che intrattengono il visitatore il quale si perde in un mondo di forme e di simboli che avvolgono e stupiscono.

Presenti opere inedite, sconosciute che arricchiscono la mostra e che vedranno tali opere in importanti musei e contesti nazionali e internazionali.
Il percorso dell’artista appare coerente e limpido di fervida e crescente elaborazione di idee nei soggetti storici, mitologici e religiosi; e di trepida, calda verità nelle opere che associano in se oltre la pregiata pietra di Miratoio anche l’implementazione della tecnologia led, della Nanoled.

Scolpisce capolavori di sorprendente modernità, pur con il riferimento implicito alla nuova sensibilità archeologica, non dimenticando mai lo stretto legame e retaggio del passato.

Nelle opere di Andrea da Montefeltro  si nota fin da subito un intervento artistico tributato da un un’ intensa interpretazione del sacro in un contesto moderno e ricco di suggestioni.

La scienza e la religione comunicano in queste opere d’impatto le innumerevoli fonti espressive proprie del medesimo pensiero, da cui, è vivo il vertice della comunicazione e della condizione strutturale cognitiva, in un susseguirsi di attimi estremamente riflessivi, esordi di vita con continuità di essa annoverano il tessuto plastico  di leggere visioni, scrutate con grazia dall’autore.

Nella rassegna presente anche l’opera creata come testimonianza di vicinanza del popolo italiano  al popolo francese per gli attentati che il paese continua  ad avere.

Una mostra interamente creata con la pietra della Romagna che si offre come eccellenza di una terra ricca di storia. La materia si trasforma in modo plastico, magistralmente guidata da un sogno che non sembra terreno. Niente è lasciato al caso, ogni fessura, ogni particolare, ogni forma ha un suo valore simbolico trascendentale. Ogni oggetto realizzato si allontana dal precedente e non si ripete nemmeno in parte nel successivo perché nasce da un’idea che cambia e che è già completa, in ogni suo particolare, prima ancora di essere plasmata nella pietra.

Per cercare di capire l’opera di Andrea da Montefeltro, occorre entrare nella sua filosofia di vita, nel suo bisogno di adeguarsi al continuo cambiamento dell’esistenza. Le opere di Andrea non sono mai descrittive, non copiano la natura, ma esprimono l’intuito di concetti storici e filosofici profondi, resi con ritmi personali, quasi un’opera musicale con note sconosciute, che non segue gli accordi classici, ma trova ugualmente un senso musicale definito, equilibrato e realizzato: non copia ma crea, non segue mode, ma cerca l’essenza delle cose e del pensiero che non si decompone nel tempo, che continua a resistere anche se il mondo cambia.

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