Sei di Rimini se sei una mamma in bici.
Irrinunciabile in questa città, una bici con seggiolino. O meglio, una bici. Il seggiolino, nel mio caso, è arrivato in un secondo momento, quando dopo mesi di passeggiate in carrozzina con il pargolo ho sentito la nostalgia delle due ruote. Un mezzo democratico, perché a dispetto di autobus, macchine e motorini permette di raggiungere in pochi minuti qualsiasi posto, specie dove tutto è a portata di mano. In questa città fantastica non si può dire di no alla bici: la pianura la fa da padrone e le piste ciclabili (molte arrivate negli ultimi anni) hanno reso la vita dei ciclisti urbani molto più facile e sicura.
Così con il tempo ho imparato a girare Rimini con il mio piccolo, pensando non solo ai miei bisogni ma anche ai suoi, fatto di soste, momenti di fame e di stanchezza.
Di solito a noi piace trafficare nel centro città che assomiglia a quello di un paesone. Dall’arco di Augusto fino al ponte di Tiberio per poi svoltare a destra e lasciarsi guidare dai caratteristici dipinti sui muri delle casette del borgo San Giuliano. Qui regna l’atmosfera di un paesino che si perde all’uscita del borgo quando, attraversando l’arco di via Madonna della Scala arriviamo alla Rimini del mare. Quella del porto costeggiata dai peschereggi fino al molo, passando per la piazza detta dell’ancora e per il famoso locale Rockisland. La nuova pista ciclabile da via Coletti fino al molo è eccezionale: tutta d’un fiato e con una sosta al bar Ilde per un cappuccino e via ad andare. Fino alla fine.
Con il piccolo abbiamo trascorso lunghi pomeriggi sulla spiaggia libera del porto, con la ruota alle spalle e quella brezza settembrina che annuncia l’arrivo dell’inverno. Devo aggiungere altro? Sei di Rimini… se almeno l’hai provato una volta!
Scopri di più su www.mammaebici.it