Avete mai sentito parlare degli “Sciucaren”?! Sicuramente i romagnoli doc sanno di cosa stiamo parlando!
Per chi non lo sapesse, invece, gli sciucaren sono gli schioccatori di fruste della tradizione romagnola ( in dialetto “sciucher” vuol dire “schioccare la frusta”) che producono schiocchi a tempo di musica e portano tanta gioia e buonumore nelle feste della Romagna!
Questa usanza si è conservata negli anni e, ancora oggi, nelle feste di paese gli sciucaren accompagnano musiche di liscio e ballo folk.
Le origini
Si racconta che la tribù gallica che nel IV secolo a.c. si stanziò in Romagna sapeva già far schioccare la frusta e si dice che il luogo di origine di questa tribù fosse la città francese di Perpignan e infatti, “parpignan” in dialetto romagnolo è proprio il nome del manico della frusta.
Altri dicono che abbia origine romana perchè gli antichi romani celebravano la festa dei Lupercali (festività romana in onore del Dio Fauno, protettore del bestiame ovino e caprino, durante la quale venivano effettuati riti di purificazione), con una cerimonia in cui dei giovanotti muniti di fruste correvano colpendo le donne sterili. Questo perché la frusta era simbolo di fertilità e fecondità.
Altri studiosi collegano l’origine degli sciucaren alle culture slave, polacche e ungheresi.
Curiosità
- San Martino, molto festeggiato in Romagna, come la befana scendeva dal camino e lasciava regalini ai più buoni e una frusta per i più cattivi.
- Gli sciucaren con la loro forza e abilità fanno arrivare la frusta a superare un’alta velocità che il punto terminale sorpassa e sfonda il muro del suono (1200 km/h).
- Si narra che nel periodo in cui si arava il campo lo schiocco di frusta verso l’ alto veniva usato per intimidire i buoi che non andavano al ritmo giusto. La prima schioccata veniva data in aria ma se i buoi non avessero ripreso il ritmo, la seconda li avrebbe colpiti.