Amilcare Cipriani è stato un patriota e anarchico italiano. Nacque ad Anzio il 18 Ottobre 1844 da una famiglia di origini riminesi. Fu battezzato dal padre «con una manciata di polvere da sparo».
Trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Rimini. Partì volontario a 15 anni nel Regio Esercito, e partecipò alla battaglia di San Martino del 1859.
Più volte al fianco di Garibaldi: in Sicilia coi Mille (1860); nella battaglia d’Aspromonte (1862); in Lombardia nella Terza Guerra d’Indipendenza (1866).
Combattente in Candia contro i turchi nel 1866. Ricercato in Italia, si rifugiò in Egitto dove esplorò le fonti del Nilo.
Esule a Londra, divenuto fotografo, ritrasse Giuseppe Mazzini – di cui era intimo amico – e la regina Vittoria (che rimproverò perché non stava ferma durante la posa). Conobbe personalmente Marx ed Engels.
Membro della Comune di Parigi, fu in seguito catturato e condannato a morte. Commutata la pena per grazia governativa non richiesta, fu deportato in Nuova Caledonia fino al 1880. Tornato a Rimini nel 1881, appena sceso dal treno, fu nuovamente arrestato per “cospirazione” ed incarcerato alla Rocca malatestiana.
Nel 1897 si unì alla legione irregolare di Ricciotti Garibaldi per combattere nuovamente i turchi in Grecia. Ritornato in Italia (1897), rivenne imprigionato per altri 3 anni. Fu eletto deputato nel 1913 per il P.S.I ma non poté sedere in Parlamento per essersi rifiutato di prestare giuramento al Re.
Morì a Parigi il 2 maggio 1918.