Leggete questo articoletto scritto dal socio del DLF Filippo Vannini pubblicato sul giornale associativo del DLF riminese “LA NOSTRA VOCE”. Sembra una lettera-burla invece ci mostra un aspetto degli albori del turismo di massa che iniziò nel dopoguerra. Tanti furono i riminesi del contado, molti dei quali analfabeti o quasi, che abbandonando le fatiche della campagna scesero al mare e con le proprie mani e tanti sacrifici costruirono una piccola casetta che l’anno successivo ampliarono con qualche altra camera e così tutti gli anni a seguire.
Guido Pasini