E Signór un vó nisun cuntèint

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Martidè vintisèt Znèr
(Martedì 27 Gennaio)
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Ma quèl il ha cunzè per al fèsti!.
(Quello lo hanno sistemato per le feste!.)
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E Signór un vó nisun cuntèint.
(Il Signore non vuole nessuno contento.Per questa superstizione sono pochi coloro che si dichiarano contenti.)
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E curdòun de burdèl mórt!.
(Il cordone del bambino morto!.
Un tempo costumava legare un lungo cordone bianco al fianco del defunto.Ogni visitatore faceva un nodo che corrispondeva ad una preghiera recitata per l’anima del bambino.Altri ritenevano essere saluti affidatigli da portare ai loro defunti.)
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Chi un s cuntèinta dl’unèst e pèrd e mang e ènca e rèst!.
(Chi non si contenta dell’onesto perde il manico e anche il resto!.)
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I dèint iè pió da prèsa di parèint!.
(I denti sono più vicini dei parenti!.Negli interessi si è più portati a pensare per sè che per altri,compresi i parenti.)
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Quèl e bóta via agl’ósi dla pulèinta.
(Quello butta via le ossa della polenta.Ossia niente!.)
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Bòna zurnèda ma tót!.
(Buona giornata a tutti!.)
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Sa vól di la parola”AVDUDA”?
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