Il Cellophane, discoteca poi diventata Altavista, Verdeluna e attuale Pesce Azzurro, fu uno dei punti cardine della musica hardcore, psytrance, trance-progressive, techno, dream progressive, nei primi anni 90… e Gianni Parrini fu per anni il dj Resident.
La musica progressive, la si ascoltava nella sala grande e l’house nel privè. Un luogo in cui venivano trasmesse ore e ore di musica, che sarebbe diventata, musica da discoteca, non quella musica “commerciale”.
Storia musicale che 20 anni fa regnava nelle sale delle discoteche. La nascita di un genere musicale, che sembrava nato apporta per il sabato sera, proprio per l’ambiente discotecaro.
Il Cellophane di Rimini accolse tra i migliori dj d’Italia, che si alternavano per suonare una musica, elettronica, dove le tastiere elettroniche erano accompagnate dai suoni più svariati, alti, bassi, acuti e non mancavano i rumori di fondo.
Una musica picchiata a 100000 watt, che provocava euforia con la sua melodia e il suo rumore.
La riviera romagnola era regina della vita notturna, dei giovani e dei meno giovani, le discoteche dei fine settimana trasgressivi, allietavano tutto l’anno un gran numero di turisti, che si muovevano solo per il fine settimana e per andare a ballare in Riviera.
Il Cellophane era posizionato vicino al mare, e facilmente raggiungibile con autobus e taxi, per questo molto frequentato soprattutto dai giovani, ma vide il suo declino dagli anni 2000. Quando diventò prima Altavista e poi Verdeluna, ma non riuscì più a imporsi nel panorama dei locali notturni romagnoli.
Da Rimini iniziò pian piano la crociata contro la “musica del diavolo”, per combattere le stragi del sabato sera e convertire il comportamento notturno e la capitale dei templi da ballo pian piano si ripropose per il divertimento moderato.
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