Discoteca Paradiso

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La discoteca Paradiso di Rimini era strutturata su due piani contenenti una zona ristorante adiacente alla grande sala centrale, adoperata come pista da ballo ed erano dislocati all’interno tre bar.

L’arredamento fatto di lussuosi dettagli rendeva l’ambente elegante e affascinante. Al piano superiore era posto il privèe, più ridotto e frequentato dalla clientela “in”.

Durante la stagione estiva le attività si svolgevano anche nel giardino antistante.

Oggi la discoteca storica Paradiso è chiusa al pubblico e si porta dietro i resti di una corposa storia del divertimento romagnolo.

Dal 1957 la lussuosa villa di collina, in zona Covignano, della signora Tina Mirti Fabbri divenne immediatamente il simbolo della bella Rimini. Un locale che Gianni Fabbri guidò e che portò a diventare l’impensabile simbolo del mondo della notte italiana e non solo romagnola.

Negli anni ha vantato la sua notorietà di club amato da un pubblico adulto, abbiente e selezionato, spesso frequentato da personaggi dello spettacolo e dell’ imprenditoria.

Il Paradiso venne nel 2001 ceduto ai fratelli Buffagni, già gestori della Villa delle Rose e che portarono anche questa discoteca al successo, avvicinandosi a un pubblico più giovane e alla moda.

Nel 2006 ci fu la chiusura della discoteca per questioni legate alla battaglia legale sulla proprietà della struttura.

Nel 2007 la discoteca riapre con la gestione di Luca de Simone e Alessandro Volta, imprenditori romani che mirano a riportare il Paradiso all’apice della notorietà e a farlo tornare il punto di riferimento nella movida riminese.

Nuovamente chiuso, il locale storico della “Rimini bene” è diventato ormai parte della storia del divertimentificio romagnolo.

Ph. paradiso.playdance.tv

Le discoteche di chi le ha vissute

Adriano Leardini: per me, che sono un “diversamente giovane” al pomeriggio si andava a ballare alle 15 e si finiva alle 18,30 19, se si tardava erano “botte”, perché si cenava tutti insieme alle 19, 30/20. Da più grandicello si cambiavano gli orari normalmente alla sera dalle 8 alle 11/11,30, tranne che quando si andava nei locali più “in” allora era baldoria fino alle 2/3 di notte, mai più tardi il mio “vecchio” era molto democratico… ma lo devo solo ringraziare per tutto quello che ha fatto per me e che mi ha insegnato… dimenticavo ai miei tempi c’erano le feste tutte le domeniche in casa degli amici o negli alberghi estivi che in inverno erano chiusi, eravamo organizzatissimi, con giradischi, bevande, cibo e… che ricordi stupendi (anni ’70/’75).

Tino Karner: Io mi ricordo degli anni ’90 quando andavo al Byblos fino alle 6 e dopo facevo colazione al Red Devil a Rivazzurra!

Zia Chicca: …prima discoteca dove sono andata… quando ancora c’era Gianni Fabbri… che dire… bella musica… bella gente… ricordi bellissimi…

Stefy Giuliano: Bella foto e bellissimi ricordi non per il babbo costretto da mia mamma a sgridarmi al rientro ma prima si andava al paradiso e poi i famosi tramezzini del bar Mazzini.

Monia Marchetti: Paradiso… il Rag… e Bar Mazzini… oppure colazione da Dovesi…

Giancarlo Galvani: Posto da figli di papà.

Maddalena Angelini: E la domenica sera concerti strepitosi… adoravo quel posto… un po’ una seconda casa

Davide Balducci: io ricordo le serate al Carnaby e al Blow up del mitico Zanza nei magici e irripetibili anni ’80/’90. Mi sono sempre divertito con amici e ragazze in modo sano.

Monica Vaccarini: Io Altromondo la domenica pomeriggio e Cellophane la sera quando mio fratello mi prendeva dietro altrimenti mia mamma non mi faceva andare.

Claudia Barbieri: Io ricordo la prima volta in discoteca, di pomeriggio. Al Cellophane. Avevo 13 anni. Poi l’anno dopo al Barcellona. Poi i sabati sera al Symbol e, in estate, all’Aquafan, con quelli di Radio Deejay!

Carla Nicoletti: E io di che parlo. Vi ricordate vecchi ultra settantenni quando si ballava, io che abitavo a Santarcangelo, al vecchio Odeon. Lì ho conosciuto il mio Lui. Quanti ricordi, orchestre Casadei s., E.Gualdi. Ci si divertiva e si beveva aranciata, non avevamo bisogno di altro.

Erika De Marini: I bellissimi venerdì del Paradiso! … Ho conosciuto anche mio marito lì…

Monica Mussoni: Bellissimi ricordi… si aspettava il sabato e la domenica per andarci… solo divertimento e batticuore nel cercare tra la folla il ragazzo che ti piaceva…

Manuela Manfroni: Noi eravamo lì al bar c’era la Morena nostra amica bellissima dagli occhi verdi al ristorante Giorgio! Abbiamo passato serate bellissime bella gente e SANO divertimento!

Federica Messori: Io ci ho lavorato dal ’95 al 2000 quando c’erano Giorgio Utili e soprattutto il mitico Gianni Fabbri… che spettacolo… poi come il giardino del Paradiso non ce n’è…

Carmen Lotti: Io ricordo negli anni ’60 e ’70, quando c’erano i complessi. E ricordo anche le bellissime sere d’estate (quando era ancora un night) e c’erano tanti cantanti famosi. Es. Ornella Vanoni e tanti altri.

Venerina Tangari: Il nostro era una sala da ballo CLUB ITALIA SAN VITO, si entrava per le 21 e alle 24 tutti a nanna .

Stefano Furfante: Al Paradiso ho sempre preferito il dolce “inferno” dello Slego, Velvet, Shampoo…

Jessica Je: Io e una mia amica entrambe diciassettenni un sabato sera che non avevamo nessuno che potesse accompagnarci…  ci siamo andate in taxi! Cosa non si faceva per andare al mitico Symbol!  Vero Simona Pedrelli?

Carmen Manduchi: Marco Eletto!!!! Tu sei un giovane ragazzo… io che sono un’attempata signora mi ricordo gli anni ruggenti di questo locale, bellissimo, elegante, che ospitava cantanti e artisti famosi. Le signore avevano l’abito lungo e i signori vestivano elegantemente con giacca e cravatta. Bei tempi!

Marco Eletto: Che bello Carmen, io ci ho lavorato nel 1999 per un paio di anni e devo dire che era carino anche allora guadagnavo, facendo gli extra e mi divertivo lavorando.

Silvia Canini: Uno dei posti di mio papà (classe ’46!) negli anni ’70! Purtroppo ho solo racconti sbiaditi!

Tonia Catuogno: Io lo ricordo così… IL GIOVEDÌ DELLE DONNE! Bellissimo.

Silvia Scardavi: E i mitici Toga Party chi se li ricorda?

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