Una vacanza è tale per tutti e nell’uguaglianza del termine è obbligo delle strutture ricettive rendere agevole e ben strutturata la propria offerta al fine di includere anche chi potrebbe essere definito diversamente abile o chi momentaneamente potrebbe riscontrare disagi evidenti nel compiere azioni semplici.
La diversità è una barriera da superare, e alle soglie di una generazione in continua evoluzione questo tipo di problematica non deve essere più ritenuto tale, anzi bisognerebbe educare nell’ottica di pensare già e di agire preventivamente per migliorare la qualità della vita.
Per chi ha voglia di vivere una vacanza senza limiti è bene scegliere una struttura organizzata e soprattutto sensibile nell’offrire alla propria clientela la giusta mobilità con la possibilità di scegliere autonomamente e senza alcun disagio.
Cosa risulta essere essenziale?
Indubbiamente la necessità di avere una passerella in legno che attraversi la struttura e permetta un’agevole discesa nel raggiungimento delle diverse unità abitative, a norma di legge e pertanto con rampe in pendenza dal 2 all’8,5%.
Non devono assolutamente mancare i parcheggi dislocati lungo tutto il perimetro della struttura, buona parte dei quali deve essere riservata esplicitamente alle persone con disabilità, così come le unità abitative accessibili.
Nel caso della spiaggia anche in questo caso bisogna che sia attrezzata per disabili con passerelle in plastica per raggiungere gli ombrelloni e le sedie.
Nel caso in cui si offrano strutture abitative dovranno essere comode, dotate di veranda aperta, zona giorno con letto, camera doppia e bagno. Sempre in riferimento alle vigenti normative il WC deve essere alto 46 cm da terra con possibilità di accosto sia frontale che laterale sinistro, il lavandino deve avere il rubinetto a leva, la doccia deve essere a pavimento.
Le esigenze del cliente vanno rispettate per garantirgli la totale autonomia e la libertà di movimento. Facilitare e non complicare, questo deve essere il vero messaggio da tenere a mente.