Vergiano e Corpolò – Etimologie

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Un amico lettore ha commentato nel mio post di stamattina su Spadarolo che sarebbe interessante sapere anche le etimologie di Vergiano e Corpolò.
Sulla S.P. Marecchia subito dopo Spadarolo si incontra la frazione di Vergiano.
Si supera poi S.Ermete e si arriva a Corpolò, famoso per i riminesi perchè c’era “Scureza ad Corpolò” che nel film Amarcord veniva giù a Rimini e col suo motorone faceva la gimcana sotto il pagliaio trasformato in falò ormai spento durante la Segavecchia del 18 marzo, festa di San Giuseppe.
Riporto in copia/incolla le relative etimologie trovate su Internet, con sotto le mie aggiunte.
Vergiano:
Secondo lo storico Tonini il nome Vergiano deriva dal terreno posseduto dalla Gente Virgilia, antica famiglia romana, che ebbe la sua sede proprio in queste zone.
Probabilmente è una leggenda tramandatasi nei secoli; pare che dopo avere subito la confisca dei terreni di Mantova, peregrinado verso il suo esilio romano il Sommo Poeta Virgilio abbia soggiornato in una locanda di Vergiano che ha preso il nome di “Virgiliana”. Fino a pochi anni fa quel locale, che era un circolo ricreativo e si è trasformato in “Ristorante Le Ruote” era chiamato Cooperativa “Virgigliana”.
Aggiungo come etimologia:
dal nome proprio latino Verginius (Virginio).
All’epoca del basso Impero Romano i latifondisti latini lasciavano il proprio nome ai loro vasti possedimenti, nel nostro caso Verginium e anche Verginianum Praedium (Podere, Fondo, Proprietà di Verginius, cioè di Virginio).
Col tempo il Praedium scomparve ed il termine Verginianum si trasformò in Verginiano e poi per facilita’ di pronuncia nell’attuale nome Vergiano.
Corpolò
Secondo una prima ipotesi il nome del paese deriva da una parola latina usata nel Medioevo per indicare i beni che non erano patrimoniali e si chiamavano “beni allodiali”.
Un complesso di beni si diceva Corpus (corpo).Allodiale facilmente veniva abbreviato con “all”. Quindi Corpus-all.
I passaggi lungo i secoli sono stati questi: da Corpus-all ne è venuto Corpus-lai, poi Corpalai e infine Corpolò.
Corpolò quindi era “un luogo dove c’erano i beni di qualcuno” (noi diremmo “una tenuta”).
Durante la storia il luogo è stato riportato nelle mappe con i seguenti nomi: Kurpal’a 20D1 (VIII secolo) Fund Corpalo (994), Corpalo (1290), Villa Capellae Corpaloe (1371).
I passaggi che insistono sulla parola “Corpo”, sembrano confermare questa prima teoria.
Secondo la seconda ipotesi, data la persistenza della lettera “a” nella seconda sillaba nei vari passaggi (da Corpalo a Curpalo), si può arrivare al latino medioevale Curapalates che significa “chi ha cura del Palazzo” (Maggiordomo), una carica bizantina ben nota agli scrittori del tempo.
Curapalates diventerà Curapalatius e quindi Fundum Curapalati che significa “il fondo del Maggiordomo”.
Da Curapalati ne èvenuto Curpalati, poi Curpalai e oggi Corpolò.
Il nome sarebbe quindi derivato dal fondo del Maggiordomo (del Palazzo imperiale).
Da entrambe le ipotesi si deduce che “Corpolò era una proprietà (corpo di terra) di qualcuno.
Aggiungo come etimologia:
Un’unità geografica urbana piccola ma presente nell’ entroterra della città di Ariminum e ben distinta da essa, un Corpusculum (Corpuscolo) appunto.
Da Corpusculum, Corpuscolo, poi Corpolo ed il successivo nome Corpolò.
Dopo questo Corpusculum il primo vero centro urbano abitato che si incontrava era quello di Verruculus, Verucchio.
Difatti come è riportato su Internet, scavi archeologici nel sito dell’attuale Corpolò hanno riportato alla luce tracce di “Centuriazione” che era il sistema con cui i Romani organizzavano un territorio agricolo ben distinto, basato sullo schema adottato per la disposizione del Castrum (accampamento militare) e della fondazione di un centro urbano.
(foto tratte da Internet)

Gaetano Dini

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