Le origini della Cattedrale di Santa Colomba vengono fatte risalire al 1015. Se analizziamo la pianta dell’edificio possiamo affermare che esso comprendeva una struttura basilicale a tre navate con abside direttamente rivolta verso est, proprio in direzione della città.
La chiesa, ha subito differenti stravolgimenti e trasformazioni, ma è riuscita a mantenere la sua forma fino al XVII secolo, quando per l’appunto la facciata venne rivolta verso la piazza.
Fino al 1798 l’edificio svolse la funzione di Cattedrale di Rimini, successivamente il titolo passò alla chiesa di Sant’Agostino e poi al Tempio Malatestiano. Possiamo affermare che attualmente di esso non resta che il campanile rimaneggiato nel corso dei secoli.
Analizzando l’excursus storico possiamo affermare e datare che nel 1154 la Chiesa fu consacrata come cattedrale e fu intitolata a Santa Colomba, giovane martire francese di origine spagnola.
La leggenda relativa all’arrivo della Santa ci racconta che alcuni mercanti di Sens, spostandosi in viaggio sull’Adriatico, a causa di movimentate condizioni meteorologiche del mare furono costretti a trovare rifugio a Rimini.
Nella città di Rimini consegnarono direttamente al vescovo Stemnio parte della reliquia della santa che stavano trasportando in viaggio, da quel momento la Santa è dimorata nella cattedrale che divenne omonima in suo onore.
Sotto il vescovato di Giovanni Battista Castelli dal 1574 al 1583, fu concessa l’autorizzazione a completare le spoglie della Santa, Il vescovo fu autorizzato in un viaggio ufficiale a Sens per prendere parte delle reliquie della santa che si trovavano nella città francese per aggiungerle a quelle di Rimini.
La tradizione ci tramanda tante storie e tanti aneddoti e uno in particolare raccontato dal sacerdote Luigi Nardi il quale afferma che quando le reliquie francesi della Santa giunsero in patria, esse combaciavano alla perfezione con quelle già presenti in loco.