Museo Della Città

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Sorge in via L. Tonini, 1 a Rimini tra il 1746 e il 1755 su progetto dell’architetto Alfonso Torregiani come collegio dei Gesuiti o La compagnia di Gesù termine  riferito a  preti particolarmente istruiti ed impiegati in ambito missionario e nella lotta contro la diffusione del protestantesimo. Dal 1797 al 1977 fu utilizzato come Ospedale, prima militare e poi civile.

I bombardamenti dell’ultima guerra hanno danneggiato l’intera struttura. Il restauro, condotto dall’architetto Pier Luigi Foschi, ha riproposto la suggestione degli antichi spazi, oggi adibiti a sale espositive del Museo della Città.

Le opere da visitare possono: essere Il cortile-giardino che ospita il Lapidario romano, una produzione immensa di disegni di  René Gruau,  il  “Libro dei sogni” di Federico Fellini, e tanto.

Collocato nel cuore del centro storico cittadino il museo, composto da oltre 40 sale, offre al visitatore la possibilità di ammirare più di 1.500 opere di grande importanza e valenza artistica. Istituito dal 1990 all’interno del Collegio dei Gesuiti, imponente opera architettonica di Alfonso Torreggiani, il complesso propone un trasversale percorso temporale che si addentra nella storia artistica e culturale della cittàdi Rimini.

All’interno del cortile giardino si apre la sezione romana con l’ammirevole Lapidario ospitante oltre un centinaio di iscrizioni riferite all’arco di tempo compreso tra il I secolo a.C.e il IV secolo d.c.. e numerose testimonianze della Rimini Imperiale dal II al III secolo a cui appartengono anche gli incantevoli mosaici delle due Domus rinvenute quella di Palazzo Diotallevi e in Piazza Ferrari, quella del Chirurgo.

Ammirevole è anche la ricostruzione di quest’ultima allinterno del museo, ove vengono fedelmente riproposti gli ambienti e esposto l’eccezionale ritrovamento di un ricco strumentario chirurgico. Il Percorso espositivo procede poi al secondo piano con la Pinacoteca che accoglie opere di grandi artisti a partire dal XI secolo fino al XX secolo.

Di grandissima rilevanza sono le opere appartenenti alla Scuola del Trecento Riminese, segnato e avviato dal passaggio di Giotto in città, tra cui il Crocefisso di Giovanni da Rimini. Si procede poi con capolavori dell’Umanesimo e di età malatestiana, con nature morte, opere del cinquecento e del fiorenete e caratterizzante seicento locale fino ad arrivare agli spazi dedicati all’artista contemporaneo Renato Zavagli detto Renè Gruau, orgoglio riminese, al quale è dedicato un allestimanto permanente. Per informazioni 0541 21482.

Dal 2007 il museo ha completato gli scavi di Piazza Ferrari e portato alla luce un passato inaspettato e interessantissimo appartenete al mondo romano,visibile grazie ad un complesso di mantenimento accuratamente studiato. Gli Scavi della Domus del chirurgo sono visitabili e rappresentano dunque un valore aggiunto al già curato e completo spazio espositivo della città.

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