Il Ponte di Tiberio di Rimini (detto anche Ponte del Diavolo) è un monumento romano che fu fatto costruire nel 14 d.C. dall’imperatore romano Augusto per attraversare il fiume Marecchia. Per la costruzione furono impiegati 7 anni di tempo e nel frattempo successe al trono l’imperatore Tiberio, per questo il ponte fu intitolato a suo nome al termine dell’edificazione nel 21 d.C.
Elemento di congiunzione tra il centro di Rimini e il Borgo San Giuliano, il ponte di Tiberio è uno dei monumenti più importanti della città risalente al periodo romano. Fu edificato per permettere il passaggio sul fiume Marecchia, anche se in un secondo momento il corso del fiume venne deviato. L’avvio ai lavori ebbe luogo nel 14 d.C. per volere d’Augusto ma fu poi portato a termine da Tiberio nel 21 d.C. da cui prese conseguentemente il nome.
Costruito con la stessa pietra bianca dell’Arco d’Augusto, ovvero con quella d’Istria, il ponte è lungo 62 mt sormontato su 5 arcate (la quinta a nord ha subito un rifacimento nel 1600 dopo essere stata eliminata nel 522).
Elaborato in modo tale da far scorrere e confluire al meglio le acque, il ponte presenta dei piloni obliqui rispetto al baricentro che poggiano su un piano unico. La facciata che si espone verso il mare presenta incisioni e bassorilievi, chiaro segnale di benvenuto a tutti coloro che giungevano dalla costa e alle imbarcazioni che approdavano in città.
Raggiungibile con l’autobus n.1
Il ponte di Tiberio come era un tempo
Il ponte di Tiberio storicamente è stato costruito perchè i Romani potessero attraversare il fiume Marecchia. Nel dopoguerra l’area di fiume sotto al Ponte di Tiberio veniva utilizzata per lavare i panni domestici.
La sabbia del fiume veniva prelevata e trasportata su carretti a trazione animale e utilizzata per scopi edili.
Di seguito è possibile ammirare le foto storiche di proprietà di Luigi Giorgetti, avute dall’amico Franco Perazzini.
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