Comunicato stampa del Comune di Rimini del 27 Febbraio 2018
L’imposta di soggiorno diventa digitale, semplificando la vita alle centinaia di cittadini riminesi. Il Comune di Rimini e Airbnb hanno infatti sottoscritto l’accordo per rendere automatica la riscossione dell’imposta di soggiorno per i turisti che alloggiano nella cittadina romagnola prenotando attraverso la piattaforma. L’accordo è stato annunciato oggi in Comune dall’Assessore Gian Luca Brasini e da Alessandro Tommasi, Public Policy Manager di Airbnb. Rimini è la prima “capitale del turismo” balneare a perfezionare un simile accordo e una delle sole 5 città insieme a Palermo, Genova, Bologna e Firenze ad aver attivato intese simili con il portale.
L’accordo rappresenta una svolta nella semplificazione del pagamento e della riscossione dell’imposta di soggiorno, contribuendo al contempo ad azzerare completamente il rischio dell’evasione dell’imposta.
“Qualche settimana fa il consiglio comunale ha introdotto alcune modifiche al regolamento per l’imposta di soggiorno proprio negli aspetti che interessano le locazioni brevi, nell’ottica di andare a definire regole comuni e certe per le strutture turistiche di tipo tradizionale e per le nuove forme di ospitalità, con l’obiettivo di garantire equità – ha ricordato Gian Luca Brasini, Assessore al Bilancio del Comune di Rimini – Questo importante accordo con Airbnb prosegue nella direzione di perfezionare il presidio di questo specifico segmento di mercato che ruota intorno alle locazioni delle seconde case e che è sempre più rilevante anche nel nostro territorio, tenendo conto delle sue particolari peculiarità. Con questa convenzione si rafforza l’azione di tax compliance nei confronti degli host, semplificando gli adempimenti tributari”.
Per Alessandro Tommasi, Public Policy Manager di Airbnb Italia, l’accordo “è il risultato di un percorso di confronto e di dialogo con l’amministrazione locale, che dobbiamo ringraziare. E’ parte del nostro impegno nei confronti della riviera, un territorio a grande tradizione ricettiva, e al cui sviluppo turistico ed economico vogliamo contribuire con soluzioni digitali che la rendano fruibile in maniera semplice da tutto il mondo. L’Emilia Romagna è la prima Regione con già due città a beneficiare dello strumento, crediamo sia ora di rilanciare il dialogo con il presidente Bonaccini e l’assessore Corsini”
Rimini si unisce al club delle oltre 340 amministrazioni nel mondo in cui Airbnb gestisce in maniera semplificata il versamento delle imposte e ha già raccolto oltre 510 milioni di dollari. A partire dal 1 aprile 2018, sarà Airbnb a riscuotere, già al momento della prenotazione, l’imposta di soggiorno dovuta dagli host e a versarla al Comune di Rimini. L’accordo prevede che i prezzi degli alloggi disponibili in piattaforma siano già comprensivi dell’imposta di soggiorno, (3% del canone corrisposto con il limite massimo, previsto per legge, di 5 euro a persona per notte di soggiorno) e che questa venga versata direttamente all’ente con cadenza trimestrale.
Rimini, e in generale la Riviera Romagnola, sono da sempre luoghi capaci di attrarre turisti, sia dall’Italia che dall’estero. Che l’appeal sia rimasto quello di sempre lo confermano i numeri del 2017, che hanno visto gli arrivi crescere del 5,1% nel 2017, con le presenze di turisti stranieri che hanno pesato per il 30,2 % del totale (dato che non si registrava dalla fine degli anni ’80).
Oggi, sono 930 gli annunci di Airbnb a Rimini (+21 % rispetto all’anno precedente). Negli ultimi 12 mesi, sono stati 18.600 gli ospiti che hanno soggiornato a Rimini, (+49% rispetto all’anno precedente), per una durata media del soggiorno di 4,1 notti. Sempre nell’ultimo anno, l’host tipico riminese ha condiviso la propria casa per 45 notti, con un ricavo di circa 2.600 euro.
Alla presentazione hanno preso parte alcuni host della community riminese. Come Stefano, 34 anni, istruttore sportivo, una casa non lontano da Parco Fellini. “Si tratta di un’esperienza davvero interessante poiché si conoscono persone da tutto il mondo, è un bel modo di condividere esperienze e poter ospitare turisti, introdurli alla città e alla zona dando la propria impronta è molto bello”, spiega Stefano, che ha scoperto Airbnb nel 2014 e oggi è SuperHost con recensioni a cinque stelle. Giorgia ha 45 anni ed è giornalista. Ha scelto di diventare host per integrare il reddito familiare e riprendere una tradizione di casain versione attuale: i suoi nonni, come molti riminesi negli anni ’60, d’estate mettevano a disposizione la loro casa ai turisti in villeggiatura: “Spero di essere una buona “ambasciatrice” della mia città, cercando di fare conoscere il suo vero volto ai turisti in ogni periodo dell’anno”, spiega Giorgia.