Tante aperture straordinarie per il mese maggio e una nuova tappa di “Confronti d’Arte”: un frammento della Storia
Durante il mese di maggio ricorre la memoria di Santo Amato, cui è dedicato il Museo di Saludecio che ne porta il nome.
Per permetterne una maggiore fruizione, i volontari ne garantiscono l’apertura ogni domenica ma, durante il mese di maggio, sono state previste delle aperture straordinarie a partire dallo scorso 1 maggio.
A seguire, questo prezioso compendio della Valconca resterà aperto anche nei giorni di sabato 5, 11 e 18 e come tradizione per la ricorrenza del Santo, mercoledì 8.
Tra le novità che accolgono i visitatori – oltre alla piccola tavoletta con San Sebastiano (esposta fino al 2 giugno) – da Pasqua è stato collocato vicino al grande Crocifisso ligneo del Quattrocento, un piccolo dipinto: è un frammento di un quadro sconosciuto.
È una nuova tappa del ciclo espositivo “Confronti d’Arte“: una proposta di dialogo fatto di reciproci sguardi con il Cristo sulla Croce.
Dal buio di questa piccola tela del Seicento, emergono alcune figure che raccontano il dramma della Salita al Calvario di Gesù Cristo. Sono San Giovanni Apostolo ed Evangelista che consola Maria Madre di Gesù con San Maria Maddalena.
C’è anche un uomo in arme che secondo i Vangeli rappresenta San Longino: il Santo soldato a cui la tradizione fa risalire il nome di Saludecio.
L’episodio seppur tracciato con poche pennellate, è fortemente intenso ed emozionante.
Si tratta di un frammento di un quadro più ampio. Purtroppo non conosciamo l’opera nella sua completezza, tuttavia attraverso l’analisti stilistica di questa parte superstite, è possibile avvicinarla alla pittura del tardo Seicento, forse di ambito veneto.
Questa piccola tela (proveniente dal mercato antiquario ed ora in una collezione privata) è ancora da studiare e il recente restauro ne ha restituito il cielo e la qualità cromatica.
L’esposizione dal suggestivo titolo Un frammento della Storia: la Salita al Calvario è curata dal direttore del Museo prof. Marco Musmeci e sarà possibile ammirarla fino al 29 settembre 2019.
Si ricorda che il Museo di Saludecio e del Beato Amato è ad ingresso libero e gradito.