Sei di Rimini se ti ricordi che quando eri un bambinetto e abitavi nel borgo di san Giuliano, per andare alla scuola media situata nei pressi dell’arco, dovevi per forza attraversare la città.
E se ‘tat arcord’ che i grandi ti dicevano:” Passè per e pount de dievli o e pount de borg mareina burdél, ma nun ciapè mai la streda di bastioun settentrionel (si chiamava così anche allora?) perchè l’é una stradaza pina ad duneini cal fa’ al robi broti”
Poiché la curiosità è femmina ma è anche dei maschietti, figuriamoci se non passavamo proprio di lì!!!
E vedevamo” un mocc’ ad omni in fila sal bicicletti per antrè in t’una chesa che la n’era quela ad Gretel ma dal duneini poc ad bon -Si trattava del bordello o casino di Rimini.
Allora io,che ero molto religioso. pensavo: “Come possono essere cose brutte se tanta gente vuole farle?”‘ Questa sera,per verificare quanto mi è venuto da scrivere ora, in bicicletta ci sono passato,al buio.
C’era da prendere paura! Strada maltenuta, casacce mezzo abbandonate, atmosfera tenebrosa da fine del mondo che nemmeno i lager tedeschi…!!!! Una strana riflessione:”Boh!
Forse sarebbe stato meglio se non le avessero chiuse! ( Che qualcuno ,per carità ,corregga il mio dialetto!! Ci ho messo due ore per scrivere questa roba!!)..Nonostante tutto.”a so enca me un rimines!
Giorgio Mazzotti