I personaggi di Giorgio Francesco Brici
Edoardo Vannucchi: Era terribile, ma in fondo, un buono.
Mauro Parmeggiani: UN GRANDE
Graziella Bellavista: Famoso! Ne ho sentito sempre parlare!
Luciano Patella: Dicevano che era inflessibile, ma a me perdonò un eccesso di velocità sul lungomare con la promessa che se mi avesse ribeccato ne avrei pagate due. Dopo tanti anni lo incontrai per cose al di fuori del suo lavoro, ma ancora se ne ricordava.
Giorgio Cupioli: Non ho un buon ricordo… Mi fece la multa perché ero passato col giallo al semaforo in via Roma e stavo andando a lavorare a Bologna. Ringrazio ancora il suo collega che mi bloccò con energia e mio padre che, passando per caso riuscì a calmarmi. Mi dissero che aspettava solo che lo colpissi.
Bruno Paternò: Grande! Non c’è ne sono più! Un grande abbraccio.
Carla Nicoletti: Un gigante.
Maria Teresa Corbelli: Fuori servizio, a volte faceva “servizio” sugli autobus, dove imperversavano gli scippatori, se ce ne era uno, non gli scappava di sicuro. Trovanelli aveva una bella prestanza fisica, era come si dice un pezzo d’uomo e la divisa gli stava davvero bene!
Marino Zamagni: Mio primo giorno di servizio nei vigili motociclisti, con il falcone 500 in pattuglia con Aldo, l’ho rincorso per tutto il giorno, non riuscivo a stargli dietro, (poi mi sono rifatto).
Ph. fornita da Giorgio Francesco Brici