Il ponte di Tiberio, chiamato anche “Ponte del Diavolo”

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Lo sapevate che:

Il ponte di Tiberio è chiamato anche “Ponte del Diavolo” perché ogni volta che se ne costruiva un pezzo, il giorno dopo cadeva, cosi Tiberio invocò il diavolo e, pregandolo di venire in suo aiuto fece, con il signore dell’oscurità il seguente patto: egli avrebbe costruito il ponte ma in cambio si sarebbe preso l’anima del primo che lo attraversava.

All’imperatore non rimase che accettare e il diavolo si mise subito all’opera.

Il ponte fu costruito nel giro di una notte; bello, solido e imponente, stava lì, ad aspettare che si attraversasse.

Venne il momento dell’inaugurazione e il corteo ufficiale era pronto per la parata quando all’imperatore venne in mente come liberarsi di quello scomodo patto col diavolo.

Tiberio ordinò che, in segno propiziatorio, prima di tutti, sul nuovo ponte, dovesse passare un cane. Così fu fatto e il diavolo, che aspettava la sua anima sull’altra sponda del ponte, rimase a bocca asciutta…

Valerio Zanotti

 

Michele Petrolino: Si narra inoltre che il diavolo, infuriato, cercò di abbattere il ponte con una cornata ma era talmente costruito bene che non crollò. In mezzo al ponte dovrebbe esserci proprio un segno di corna. Mio padre me lo raccontava e me lo mostrò da piccolo. Ora non riesco a ritrovarlo.

Franca Pazzaglini: prova a guardare all’inizio del ponte, a sinistra, andando dal Borgo verso la città, c’è!

Zia Bi: ti sei dimenticato che il diavolo per la rabbia diede un calcio al ponte e ne è rimasto il segno! Lato San Giuliano, lato mare.

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Bruno Zanin

Bruno Zanin è nato a Vigonovo, nella campagna veneta, in una famiglia di contadini, studiò fino alla terza media in un collegio di Novi Ligure,

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