La leggenda narra che, quando San Francesco passò dalle nostre parti si fermò per un pò di tempo in Valmarecchia. Inizialmente fu ospite della famiglia Leonardi a Vergiano dove fu trattato con molta gentilezza e generosità e, in seguito, arrivò a Villa Verucchio (provincia di Rimini) nel 1213 con un ramo di cipresso in mano che gli era stato donato proprio dalla Famiglia Leonardi. Qui, fondò un convento francescano e nel chiostro di quest’ultimo piantò il ramo di cipresso che è oggigiorno ancora in vita e ammirabile dopo 800 anni.
L’albero ha delle caratteristiche molto particolari: le sue dimensioni lo rendono un albero fuori dal comune, nemmeno un fulmine riuscì qualche anno fa a distruggerlo. L’esemplare è alto 25 metri e largo 7.
Sotto al cipresso c’è un pozzo con acqua limpida e fresca, pare che anche questo sia opera del santo. Secondo un’altra leggenda, mentre San Francesco pregava nella sua cella, veniva continuamente interrotto dal cinguettio degli uccelli che quindi furono intimati dal santo di andarsene per non essere disturbato. Da allora, sempre secondo la leggenda, in quel luogo non ci sono più uccelli.
Oggi il cipresso è oggetto di studi scientifici che vogliono far luce sul segreto di lunga vita di questa pianta e per darle una data di nascita precisa.
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