Giorgio Francesco Brici: E Urrecia il parcheggiatore abusivo all’Arco di Augusto, chi lo ricorda?
Lorenzo Tura: No. Ma vi ricordate il custode delle bici al mercato coperto?
Arrigo Stupazzini: L’ho conosciuto bene. Era un ardente repubblicano […] Strano che in questa foto non esibisca l’edera verde all’occhiello della giacca. La portava sempre e ne era fiero […]URECIA (con una erre sola). Era così soprannominato per via delle orecchie a sventola. Era ghiotto di pastasciutta, era un po’ balbuziente e quando gli si chiedeva cosa avesse mangiato, immancabilmente rispondeva: Ho magné la ppppasta sssòtta. Caro, dolce, buon amico Mario”urècia”!
Giorgio Francesco Brici: personaggi genuini dei tempi in cui esistevano gli individui. Adesso è tutto massificato, tutte persone di plastica. Tutti lo stesso vestito, tutti lo stesso berretto , tutti gli stessi occhiali, ecc. L’Italiano vestiva da Italiano, l’Inglese da Inglese, i Tugnino da Tugnino. Ognuno aveva il proprio stile ed era bello. Adesso tutti bambocci di plastica, possibilmente con tatuaggi, che un tempo identificavano chi era stato ospite degli alberghi gratuiti dello Stato.
Franco Nicoletti: Bravo Brici… mi fai ripensare anche alla mia giovinezza!
Maurizio Garutti: Era il famoso ed indimenticabile “Mariurecia”
Ph. fornita da Giorgio Francesco Brici