Il pittore Ermanno Vites, autore del murales di Piazza Roma a Gemmano, ha provato a spiegare il significato del suo lavoro, che egli descrive come parabola della resurrezione del paese.
L’opera, dal titolo “Gemmano risorta”, è quello che si può definire un dipinto “in movimento”, in quanto le figure che lo abitano sembrano appunto muoversi come animate di vita propria, come se volessero trasmettere un messaggio. Le persone sul lato desto del dipinto appaiono spaventate dagli orrori suscitati dalle guerra, tuttavia viene riservato spazio anche per un barlume di speranza, la speranza di una futura pace rappresentata dalla colomba in mezzo al gruppo centrale di persone, come a voler sottolineare che a tempi bui seguono sempre tempi migliori.
Il gruppo centrale è costituito da ragazze gioiose e intente a suonare strumenti musicali, riunite attorno ad un giovane Bacco intento alla pigiatura del vino. Questa scena, unita ad altri piccoli particolari come la mietitura del grano e un nido di piccioni nutriti dalla madre, fornisce il quadro completo di una comunità (quella di Gemmano) intenta a riprendersi dal torpore del conflitto.
Ultimo dato interessante: il titolo stesso del dipinto, che viene rappresentato come una frase sul foglio di una scrivente stanca e assonnata. Le parole, che quasi fuoriescono dal foglio per distrazione della donna, rimandano alla necessità di un rinnovato impegno da parte di tutti, affinché Gemmano possa effettivamente risorgere.