Chi era costui che si è meritato l’intitolazione di una della piazze più importanti di Rimini? Non è certo per ricordare la gloriosa casa automobilistica, ma per omaggiare un figlio di Rimini: Luigi Ferrari (Rimini 1849-1895).
Deputato radicale ucciso per motivi politici da un gruppo di anarchici che lo ferirono mortalmente in via G. Garibaldi.
Sparò il colpo di pistola Salvatore Gattei, calzolaio di 28 anni, detto Carghin. La morte lo coglierà dopo sette giorni di agonia. Figlio del conte Sallustio, che fu deputato al parlamento nel 1848 e primo sindaco della città dopo l’unificazione, seguì le orme del padre e fu un uomo impegnato nella politica.
Ebbe un percorso politico travagliato: fu inizialmente repubblicano ultra, poi quasi socialista, poi moderato e realista; dal 1892-93 fece parte del governo Giolitti in qualità di sottosegretario agli esteri.
In Parlamento si battè per il suffragio universale contro il suffragio per censo. Fu presidente della Croce Verde costituita in aiuto dei malati di colera.
Materiale raccolto da Guido Pasini