Un rito religioso
In Romagna nelle città non esiste più, non so se sopravvive in qualche contesto locale: la purificazione della puerpera.
In parole povere, la donna dopo il parto, per la Chiesa, era impura. Sembra una eresia affermare tale concetto, ma lo ricordo bene, perché avevo 11 anni quando lo vidi fare nei confronti di mamma, nel 1954, a Rimini nella chiesa di San Nicolò al Porto.
Sono stato covanido per ben 11 anni, figlio terzogenito, tutti maschi, quando nacque la… prima sorellina.
Prima di potersi affacciare ai Sacramenti e poter rimettere piede in Chiesa, mamma fu portata in sagrestia, dove su un inginocchiatoio ricevette una particolare benedizione dal parroco, don Angelo Campana, con opportune preghiere lette da un apposito libretto dove c’erano riportate tutte le orazioni adatte ad ogni tipo di benedizione.
Solo dopo questo rito alla mamma fu permesso superare la porta della Chiesa.
Anche se oggi sempre meno persone frequentano la Chiesa, c’è forse qualcuno che lo sapeva o che ricorda tale usanza?
Guido