Ieri nella sala d’attesa dell’ambulatorio del mio medico ho fotografato questa poesia dialettale di Raffaello Baldini che mi è piaciuta e credo fare cosa gradita condividerla con voi aggiungendo alcune informazioni riguardo al suo autore.
Un poeta
Fra i personaggi celebri della Romagna non può mancare RAFFAELLO BALDINI.
Raffaello Baldini (Sant’Arcangelo di R. 1924 – Milano 2005) è stato uno dei più grandi poeti italiani dell’ultimo mezzo secolo. Vincitore di più prestigiosi premi letterari quali il Premio Viareggio, il Premio Bagutta e il Premio Carducci.
In gioventù Baldini dà vita, assieme ad altri giovani intellettuali santarcangiolesi, al sodalizio che in seguito divenne noto come “E’ circal de’ giudéizi”.
Laureato in filosofia all’università di Bologna, all’età di 31 anni si trasferì a Milano dove trascorse il resto della sua vita lavorando come scrittore e come giornalista per la rivista Panorama.
Le sue raccolte di poesie per lo più in dialetto santarcangiolese sono: E’ solitèri (1976 vincitore del Premio Gabicce) – La Nàiva (1982 vincitore del Premio Carducci) – Furistìr (1988 vincitore del Premio Viareggio) – Ad nòta (1995 vincitore del Premio Bagutta) – Ciacri (2000) – Intercity (2003).
Scrisse anche monologhi per il teatro: Zitti tutti (1993) – Carta canta (1998) – In fondo a destra (2003) – La Fondazione (2004).
Guido Pasini (scritto e foto)