Romeo Neri è passato alla storia come l’atleta riminese più conosciuto al mondo. Nato nel 1903, iniziò la sua carriera col nuoto, ma fu nella ginnastica artistica che il giovane individuò la sua vocazione. Egli era infatti dotato di una naturale predisposizione ai movimenti, al punto che stupì tutti nel corso delle sue prime esibizioni in palestra.
Il coronamento della sua attività sportiva lo ottenne nel 1932, con l’avvento delle olimpiadi di Los Angeles, durante la quale il riminese conquista la bellezza di 3 medaglie d’oro, nonostante un malanno lo avesse costretto ad uno stop improvviso solo l’anno precedente. Anche qui egli si contraddistingue per l’armonia che traspare dalle sue movenze. La fama di uomo d’acciaio che ne consegue lo porta addirittura alle attenzioni del celebre studio cinematografico Metro Goldwyn Mayer, che vorrebbe scritturare l’atleta per una trilogia su Tarzan, l’uomo delle scimmie. Tuttavia l’umile Romeo declina l’offerta, sentendosi più vicino alla sua patria e alla sua gente, e preferendo ai riflettori del cinema un posto come impiegato nel comune di Rimini.
La sua luminosissima carriera si conclude nel 1936, quando uno strappo muscolare al braccio destro lo costringe a ritirarsi definitivamente dalla scena, negandogli la possibilità di un secondo successo alle olimpiadi di Berlino. Intraprese in seguito una carriera di istruttore, che si interruppe nel 1958, tre anni prima della sua morte.