Nel 1844 fu inaugurato il servizio Omnibus, che prevedeva una linea di tram a cavalli, con partenza da Piazza Cavour e che giungeva fino a viale Principe Amedeo, al mare, il servizio era di carattere stagionale. Nel 1861 fu attivata la e nel 1913 la tranvia giungeva fino a Bellariva, con servizio annuale.
Nel 1921 la linea fu elettrificata da Tecnomasio Italiano Brown Boveri. La tranvia Rimini-Riccione fu attiva per circa vent’anni e si basava sull’uso di tram elettrici, che avevano lo scopo di rilanciare turisticamente l’area.
Nata sotto l’insegna di intrecci politici dell’epoca, fu autorizzata dal sindaco nel 1917, quando fu stipulata con lo Stato la concessione. Venne progettata, quindi, la linea per Riccione, e inaugurata il 1° Luglio del 1921, dal 1923 gestita dalla società RATE e dal 1926 dalla società “Tramvie Elettriche”.
Nel 1927 fu conclusa anche la tratta fino a Riccione, da lì il successo fu enorme e l’infrastruttura appariva un’attrazione turistica, che fu motivo di un interessante incremento turistico dell’area.
La tranvia era composta da 10 elettromotrici a 2 assi, con presa di corrente a lira, ai quali erano abbinati 10 rimorchi a giardiniera. Negli anni ’30 l’aumento del turismo determinò la necessità di rafforzare il servizio e la Compagnia Generale di Elettricità studiò la trasformazione della tranvia in filobus.
La tranvia terminò il suo servizio nel 1939 e nello stesso anno fu attivato il servizio del filobus, che percorreva un totale di 12,120 chilometri. Erano disponibili 8 filobus Fiat 656E e 2 Fiat 635E, servizio gestito dall’azienda Sita.
Per via della guerra il servizio fu sospeso fino al 1946 e nel 1954, vennero attivati atri 5 filobus Fiat Cge 2401fu. Nel 1960 la gestione passò nella mani dell’azienda Atam, negli anni ’60 e ’70 vi fu un totale rinnovamento dei mezzi, oltreché l’aumento di essi, nel ’86 furono introdotti8 filobus Alfa Romeo F910.
Nel 1992 l’azienda divenne Tram.