Il fiume Marecchia

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Il Marecchia si getta in mare a Rimini tra le spiagge di San Giuliano Mare e Rivabella dopo aver percorso gli ultimi due chilometri nel “canale deviatore”, un alveo artificiale costruito tra il 1924 e il 1930 per riparare il centro cittadino dalle frequenti esondazioni.

Già da prima dell’epoca romana e poi in quella successiva, il fiume passava dove è adesso il ponte di Tiberio costruito apposta dai Romani e proseguiva compiendo un’ansa a destra che lo portava a sfociare presso l’odierna stazione ed i suoi piazzali attorno, in corrispondenza di una spiaggia molto più arretrata verso monte rispetto all’attuale.

Dopo l’ansa a destra probabilmente secondo me in zona dell’attuale via Clodia, il letto del fiume era presente sempre a mio avviso tra le attuali via dei Mille/via Roma e la via della Stazione, andando a sfociare nel vecchio porto romano dove arrivava il mare, all’altezza del vasto piazzale a fianco della Stazione ferroviaria.

Con il passare dei secoli, con la diminuzione della portata d’acqua del fiume e con il ritiro progressivo del mare verso l’attuale marina, il suo corso fu canalizzato perpendicolarmente dai Riminesi di allora, sfruttando così la pressione dell’acqua a monte e creando in questo modo l’alveo del porto canale attuale.

I Malatesta contribuirono con lavori di muratura al consolidamento degli argini del fiume.

La Porta Galliana medievale chiudeva infatti la cinta muraria cittadina e subito dopo iniziava il Borgo Marina fino al mare.

Gli etruschi chiamavano l’attuale fiume Marecchia, Armne dalla radice etrusca Rumon che significava semplicemente Fiume.

Il piccolo centro abitato dove adesso c’è Rimini era chiamato Arimmna da Armne appunto, cioè “città sul fiume”.

Furono gli Etruschi che vivevano nell’attuale Verucchio, allora centro etrusco importante, a dare questi nomi al fiume ed al relativo centro abitato portuale.

Con l’arrivo dei Romani nel 268 a.C., il fiume dal nome etrusco Armne acquistò quello latino di Ariminus ed il centro abitato dal nome etrusco Arimmna divenne la città di Ariminum, colonia di diritto latino.

Gaetano Dini

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