Il gruppo “degli impetuosi ragazzi dell’ONU (One Nation Underground)”, come li definì Pier Vittorio Tondelli, una società di creativi riminesi che hanno segnato un periodo romagnolo ricco di eventi.
Quando il divertimentificio era un modo di vivere Rimini, dal punto di vista dei giovani.
L’ONU gestiva discoteche come Rock Hudson, Io Street Club e Slego, all’interno dei quali erano organizzati concerti di elevato calibro, come quelli di Zucchero, di Joe Cocker e di Miles Davis.
Una serie di trovate “pubblicitarie”, furono prese in considerazione anche da testate come l’Espresso, per esempio “Rimini come Hollywood” sul colle di Covignano, quando illuminarono con una grande scritta di Hollywood sul colle di Covignano, per sottolineare Rimini come capitale dei divi.
Il divertimentificio che con le sue discoteche catalizzava un turismo giovanile sconfinato e destagionalizzato, spesso orchestrato dal gruppo di giovani impresari della notte.
L’ONU fu conosciuto sulla costa per la gestione della discoteca il Rockhudson’s, definito il locale sano come il latte, anti-Aids, che fu inaugurato da Brigitte Nielsen e, gruppo noto, per l’organizzazione di iniziative spettacolari e culturali innovative e inedite.
Ph. gtgarattoni.com