I bagni della Riviera Romagnola nascono con i romani, che traevano benefici dall’acqua salata. I primi stabilimenti balneari veri e propri nascono come piattaforme site sull’acqua. Intorno alla fine del ‘700 si diffondono le Beathing Machines, erano cabine di legno dotate di ruote che con l’ausilio di somari venivano trasportate in mare, questo serviva a tutelare la privacy soprattutto delle signore, usate soprattutto in Francia e Olanda arrivano a Rimini nel primo ‘900.
Nascono successivamente i “camerini”, hanno come caratteristica la sontuosità, noi immaginiamo il camerino come una cabina atta a cambiarsi, invece i primi camerini erano veri e propri villaggi mobili, dove si potevano trovare oltre agli spogliatoio privati, punti di ristoro, posti di conversazione e spazi per le cure termali.
Dal camerino si scendeva direttamente in acqua, ovviamente c’era una rigorosa divisione tra uomini e donne. Mentre oggi a Rimini i camerini (ormai cabine) sono parallele al mare, all’epoca erano trasversali al mare, uno dei camerini più belli d’Europa era proprio a Rimini, costruito nel 1873, era una piattaforma sul mare a forma di pagoda.
Nascono nello stesso periodo i Kursaal (traduzione letterale: sala per cura), ad appannaggio di nobili e ricchi borghesi diventano la meta ambita delle vacanze anche perché all’interno dei Kursaal si potevano trovare sale da gioco, soprattutto d’azzardo, concerti, location ideali per storie appassionanti e trasgressive.
Sempre a fine Ottocento Rimini costruisce il suo Kursaal, era uno stabilimento balneare immenso. A fine ‘800 la compagnia internazionale dei Wagon Lit inizia a costruire una catena di alberghi, i Grand Hotel. Ne costruì 13, a partire da Nizza, a Montecarlo, in Egitto piuttosto che in Belgio, e caratteristica comune del Grand Hotel era il lusso. A Rimini una società milanese costruisce nel 1908, il Grand Hotel, con 200 camere, situato direttamente sul mare.
Gli ospiti illustri sui Bagni della Riviera non si contano: i Reali di Casa Savoia, Napoleone Bonaparte, Giorgio IV d’Inghilterra, oltre a pittori come Picasso, Dalì, De Chirico… persino personaggi di fantasia sono stati ospiti, come il sig. Bonaventura, un personaggio dei fumetti che per l’appunto possedeva un Bagno a Rimini.
Gli stabilimenti balneari di Rimini, ancora oggi sono tra i più attrezzati d’Europa e forse del mondo, nessuna costa ha l’accoglienza balneare con tutti i servizi come li ha la Riviera Romagnola. I bagni oltre ad avere, ovviamente, ombrelloni, docce, cabine, si occupano anche del benessere e della comodità dei proprio ospiti.
Ormai a Rimini nei bagni si trovano palestre, baby club, punti di ristoro, vasche idromassaggio, campi da tennis e di beach volley, scuole di surf-vela-kitesurf-sub, e non dislocate una distante dall’altro, sono quasi 700 tutti i bagni della riviera, compresa tra Torre Pedrera e Cattolica, e sono così attrezzati.
Tutti gli stabilimenti balneari sono un punto di riferimento anche per gli hotel che sono situati sulla loro “linea” del lungomare e che offrono servizi di completezza anche alle strutture alberghiere.
La spiaggia di Rimini, un elemento naturale che ha determinato gli sviluppi della vita quotidiana
Gli avvenimenti storici di Rimini hanno visto un grande coinvolgimento della spiaggia, un elemento naturale che ha determinato nel tempo tutti gli sviluppi della vita quotidiana, che si svolgeva nella zona, una storia lunghissima, che ha inizio circa un milione di anni or sono, tempo che vide la sabbia e le sue dune i principali attori di questa regione.
Abbandonatevi alla curiosità data dagli indizi che il Paleolitico ha lasciato nella Riviera Romagnola, questo panorama storico può mettere a disposizione un soggiorno indimenticabile e affascinante, approfittate, quindi, progettate le esplorazioni dedicate alla storia e alla natura.
Venite a toccare la coltre di sabbia che ha cambiato più volte il suo aspetto nel tempo, grazie al flusso delle acque, del mare, dei fiumi e dei torrenti, un ecosistema bucolico e collinare che si è posto come determinante nella costituzione dei panorami della zona, un clima temperato e umido, fu ideale per la proliferazione di mammiferi che si mostrarono la principale fonte di alimentazione nella pratica della caccia degli uomini del Paleolitico.
Il racconto delle coste riminesi e dei ritrovamenti archiviati ed esposti nei musei romagnoli, possono, oggi, ricostruire l’intera storia. Il tuffo nel passato potrebbe accendere in voi una curiosità tutta dedita al fascino dei tempi storici, un fascino che solo andando a ritroso permette di viaggiare con l’immaginazione tra emozionanti momenti che il tempo ha annebbiato.
Ogni fase storica ha un motivo principale di rivoluzione ma il comune denominatore di tutti i tempi è stata l’innovazione tecnologica che nel tempo si è sviluppata per rispondere a un unico grande problema, il cibo. Proprio il cibo è da sempre l’elemento che muove l’evoluzione culturale e oggi questa trasformazione è visibile soprattutto nel susseguirsi dei tanti strumenti di macellazione, della lavorazione di pelli, caccia, raccolta di frutti e delle attività quotidiane, in generale.
Lidi e bagnini spiaggia di Rimini
Gli Stabilimenti Balneari sono la principale attività balneare commerciale di Rimini, che si è sviluppata dando vita a vere e proprie oasi di servizi poste sulla spiaggia, idea esportata in tutto il mondo. I primi stabilimenti balneari, cabine di legno con personale servente, risalgono ai primi anni del Novecento; si trattava non di semplici spogliatoi ma di cabine poste parallele al mare con servizi di toilette, punti di ristoro, spazi per conversare sotto parasole comodamente seduti su “sedie” da mare.
Oggi gli stabilimenti balneari sono il posto più frequentato dai turisti che soggiornano a Rimini e non sono “solo” spazi attrezzati per vivere spiaggia e mare ma sono delle vere strutture attrezzate con ogni tipo di servizio atto al divertimento dell’ospite, quindi non solo ombrelloni, lettini, docce, cabine e servizi ma zone benessere con saune, bagni turchi, spazi fitness con istruttori, aree massaggi e idromassaggi, zone sportive con campi da tennis-beach volley-basket-calcetto, zone ludiche per bimbi con animatori-giochi da spiaggia-aree intrattenimento, spazi attrezzati per sport acquatici come surf-windsurf-kitesurf-vela-acquagym… gli stabilimenti balneari sono dei micro-mondi culla del benessere e del divertimento.
Bagnini efficienti e preparati controllano metro per metro tutto il litorale garantendo la totale sicurezza del bagnante. Il litorale riminese, lungo 7 km, vanta la presenza di 151 stabilimenti balneari che i riminesi chiamano “bagni”, quelli della zona di Marina Centro vanno dal Bagno 1 (sede del Delfinario di Rimini) al bagno 82, e tra loro all’altezza del Grand Hotel, c’è uno dei bagni più “in” d’Italia.
La spiaggia di Marina centro in alcuni periodi dell’anno si trasforma diventando, per alcune occasioni, museo per l’esposizione di sculture di sabbia (famosa è la manifestazione dei Presepi di Sabbia che si tiene ogni anno nelle festività natalizie), si trasforma in un campo di Polo (già da 5 anni si svolge a Marina centro l’edizione internazionale di Polo Cup on the Beach), per poi trasformarsi in stadio all’aperto per gare di lancio frisbee (a Marina centro si svolge la fantasiosa manifestazione del Paganello, che vede la partecipazione di centinaia di giovani appassionati di frisbee).
Storia dei bagni
Siamo nel 1843 e a Rimini il medico Claudio Tintori realizza il primo “stabilimento balneare” in pratica si tratta di camerini messi su una specie di palafitta sull’acqua collegati alla spiaggia da una passerella.
Questa struttura rudimentale venne sostituita nel 1873 da una “piattaforma” più strutturata: sempre sull’acqua e sempre collegata alla terra ferma da una passerella, questa volta però non si tratta di rudimentali camerini-spogliatoi ma di una struttura elegante con camerini per uomini e donne, ristorante, sala tè, sala lettura e solarium, il tutto arredato con un gusto orientale.
Questa piattaforma subisce cambiamenti e la relativa destinazione d’uso nel 1929, anno in cui i camerini trovano spazio sulla spiaggia e la struttura galleggiante con annessa la passerella diventa luogo per passeggiate e incontri.
Questa idea di piattaforma sul mare viene successivamente “copiata e realizzata” in altre località balneari come Venezia e San Benedetto. Sparita la “piattaforma”, Rimini è, comunque, diventata capitale mondiale del turismo balneare.