Da Cesena a Brisighella: la strada delle rocche

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Cari amici delle due ruote, ma quanto siete contenti del fatto che finalmente è arrivata l’estate? Vi immagino sorridenti e spensierati, mentre trascorrete ore e ore in sella alla vostra fedele moto, macinando km di asfalto in un territorio ormai completamente sbocciato e rigoglioso.

Campi colmi di grano maturo, vigne che si lasciano accarezzare dal sole, un miliardo di sfumature di verde e il profumo persistente dell’aria estiva a pungolare le narici protette dalla visiera.

Una delle cose che più amo della moto, è che permette di vivere intensamente il paesaggio, la strada, i luoghi che attraversiamo. E poi, diciamolo: la moto ha in sé qualcosa di curativo.

Tu puoi partire con la testa colma di problemi, con lo stomaco chiuso per il nervoso ma, già dopo i primi km, l’aria avrà lavato via ogni pensiero, alleggerendo notevolmente il carico da 90 che ti portavi dietro.

Anche perché sulla sella il posto è al massimo per due: i restanti 88 devono necessariamente trovare un passaggio altrove (consigliamo autostop, blà-blà car, Flixbus)!

Stavo riflettendo su quale itinerario proporvi questa volta e, rifacendomi a un recente articolo che ho scritto per il mio blog, ho pensato di essere buona, dolce, quasi stucchevole, e indicarvi un circuito puramente visivo senza inserire visite vere e proprie, come faccio in genere.

Sia chiaro: sarò clemente solo questa volta, perché fa tanto caldo inerpicarsi lungo i vicoli dei borghi arroccati, bardati con l’abbigliamento tecnico, potrebbe essere… pesante? Saunistico? Ma esiste la parola “saunistico”?

Mentre attendiamo la risposta da parte dell’Accademia della Crusca, sempre che non sia troppo impegnata con il “petaloso” (…), voglio già dire che, toccando località comunque imperdibili della nostra amata terra di Romagna, ve le riproporrò prossimamente, con brevi itinerari comprensivi di visite.

Oggi, però, lasciamoci unicamente conquistare dalla strada e dai panorami dell’entroterra della provincia di Forlì-Cesena, con un circuito che tocca i castelli e le rocche di Romagna.

Si parte dalla sempre bellissima Cesena dove si prende la SS9 fino a Panighina; da qui ci si addentra verso l’entroterra, seguendo le indicazioni per lo splendido borgo di Bertinoro, il cosiddetto “Balcone di Romagna”, la cui rocca sorge sullo sperone di roccia più alto, dominando l’intero abitato.

Pura bellezza questo tratto di strada, grazie al quale si passa al di sotto del paese, per proseguire poi verso Fratta Terme e Meldola: una volta qui, lo sguardo verrà sicuramente catturato dalla mole della rocca, perfettamente ristrutturata.

Si inizia quindi a salire in direzione Rocca delle Caminate, lungo la SP126, che è una tratta panoramica mozzafiato!

Spettacolare la campagna coloratissima, stretta tra le cime dell’Appennino Tosco-Romagnolo e il Mare Adriatico. La Rocca delle Caminate viene aperta solo in alcuni periodi dell’anno, in occasione di manifestazioni medievali, che si svolgono nell’ampio spazio all’aperto.

L’edificio tanto caro a Mussolini, è chiuso al pubblico. Scendiamo verso la sottostante Predappio, che ci lasciamo alle spalle per raggiungere la più suggestiva Predappio Alta, la cui rocca si erge sul paese, come punto panoramico d’eccezione.

predappio

Se avete bisogno di una pausa, potreste parcheggiare la moto e andare in uno dei bar della piccola piazza del paese.

Attenzione, però! L’ultima volta che abbiamo parcheggiato a Predappio Alta la nostra Honda Africa Twin (di cui, per inciso, paghiamo assicurazione e bollo esattamente come qualunque mezzo di trasporto con quattro ruote), un individuo di non meglio precisata razza (umanoide, alieno, ottentottero) ha avuto la sfrontatezza di spostarla, con il blocca sterzo inserito e parcheggiare la sua… auto, a due centimetri dalla nostra carena.

Chiunque tu sia: peste ti colga! Perciò, cari amici, vedete un po’ voi dove lasciare la moto. Inizia quindi la tratta verso Castrocaro Terme, della cui splendida fortezza ho già avuto modo di parlarvi.

Potete raggiungerla in due modi: o tornando verso Predappio e seguendo le indicazioni per Fiumana, sulla SP9ter, oppure seguendo la SP54 che vi porterà dritti sulla SS67, ossia la lunga arteria di collegamento al Passo del Muraglione! Scegliete voi…

da cesena a brisighella (2)

Da Castrocaro Terme, l’ultimo percorso di giornata porta alla conquista del “borgo dei tre colli”: sapete di quale paese sto parlando? Ma di Brisighella, ovviamente, dominata dal colle su cui sorge la Rocca Manfrediana, da quello su cui svetta la Torre dell’Orologio e da quello occupato dal Santuario del Monticino.

Per raggiungere Brisighella, l’ideale è passare attraverso le frazioni di Volpina, Villagrappa, Villanova e percorrere, poi, un noioso tratto della SS9. Una volta che, in prossimità di Faenza, seguirete le indicazioni per il bel borgo medievale, la SP302 immersa nella bassa Valle del Lamone, con filari di viti, campi e i paesaggi del Parco Ragionale della Vena del Gesso Romagnola, vi faranno dimenticare quei pochi km di sofferenza!

Prossimamente, approfondirò con voi le singole località, proponendovi brevi percorsi di visita, che vi permetteranno di conoscere angoli di Romagna di una bellezza unica. Nel frattempo, divertitevi usando il gas, il cuore, la testa… e la mano per il saluto d’obbligo!

Claudia B. vocedelverbopartire.blogdpot.com

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