La Repubblica di San Marino ha insito nel suo territorio un gran patrimonio, da conoscere ed esplorare. Il viaggio inizia tra i musei, gli antichi fortilizi e i palazzi, totalmente immersi in una realtà che può definirsi da favola.
Iniziamo con il descrivere la nota chiesa della beata Vergine della Consolazione, situata a Borgo Maggiore, di proprietà della omonima confraternita. ll luogo di culto fu costruito su progetto dell’architetto italiano Giovanni Michelucci nel 1964, per poi essere consacrato nel giugno 1967.
Il complesso è stato realizzato seguendo una pianta trapezoidale di tipo irregolare, munita di percorsi interni che si sviluppano attorno all’aula principale. L’ingresso si apre attraverso un nartece, dal quale dipartono due percosi: uno che conduce direttamente all’interno, mentre l’altro, che prosegue lungo il sagrato conducendo all’aula inferiore.
Proseguiamo nell’analisi di un altro posto importante e di rilievo: Contrada Omerelli. In questo caso è bene precisare che l’area compresa fra la contrada Omerelli e la sottostante cinta muraria costituisce l’ultima fase di espansione dell’insediamento fortificato di San Marino. A seguire la cava Balestrieri San Marino un riferimento essenziale nella difesa cittadina. Il territorio di San Marino ha imparato presto a difendersi, a sostenersi da se, imponendo la propria forza e la propria astuzia.
Come non citare tra i monumenti celebri le tipiche torri San Marino, i veri guardiani del paese, che nel corso degli anni hanno saputo vegliare e custodire sui segreti nascosti, tramandando storia ed emozioni ai posteri.
Occupa una posizione notevole anche la basilica di San Marino, edificata su ordine del Consiglio, il 24 luglio 1825 sul posto dell’antica Pieve demolita. La prima pietra fu posta il 28 luglio 1826 dal vescovo del Montefeltro
Citiamo il palazzo pubblico San Marino dominante il luogo della « Domus comunis magna », probabilmente costruita tra il 1380 e il 1392 e riparata più volte.
Non di minore importanza è la chiesa di San Francesco, la più antica e artistica della Repubblica, La chiesa ha subito numerosi restauri nel corso degli anni, ma ad oggi la facciata e il portico sono stati riportati, per opera di Gino Zani alle linee originarie.
Infine annoveriamo la porta San Francesco San Marino o Porta del Luocho o, meglio tradotta “del luogo”, facente parte della terza cinta muraria, in passato ce n’era una sola, nella parte alta del paese.