Itinerario da Piacenza a Parma

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Stagione ideale: primavera e autunno. Tempo: 1 – 2 giorni. Percorso: 137 km.

Da Piacenza, percorrendo la statale 10, si raggiunge Caorso (15 km), quindi si punta su Cadeo (10 km), dove si imbocca la statale 9 in direzione di Fiorenzuola d’Arda (6 km); si devia poi per Bacedasco (28 km) e Salsomaggiore Terme (15 km). Si interseca nuovamente la statale 9 all’altezza di Fidenza (9 km) e si prosegue per Busseto (15 km), da cui si dirige infine verso Parma.

Più che un itinerario ragionato, è questo un girovagare in una zona così spettacolare nelle sue forme economiche, artistiche e vocazionali che appare interessante esaminarla. Partendo da Piacenza e percorrendo la statale in direzione di Cremona, si arriva a Caorso, venuta alla notorietà di recente per l’installazione di una centrale nucleare, ma ragguardevole anche per numerosi reperti storici: abitata fin dall’età preistorica, la cittadina possiede un castello medievale, ripetutamente distrutto e riedificato fino all’attuale assetto.

Si prende quindi la direzione della via Emilia che si raggiunge, dopo una decina di chilometri, presso Cadeo, luogo che ebbe una sua vitalità sin dall’epoca medioevale con un ospedale dei pellegrini e un castello fortificato, in una zona notevolmente strategica tra la collina e la pianura.

Un tratto della via Emilia conduce a Fiorenzuola d’Arda, centro di rilevanti dimensioni, che prende il nome da un insediamento di coloni in epoca romana e conserva intatta, nel cuore cittadino, una tipica pianta medievale rettangolare; ha avuto notevole rilevanza come mercato agricolo e come centro di transito, legato nelle vicende storiche a Fidenza, che si toccherà in una tappa successiva.

Una deviazione verso l’interno della collina piacentina, in direzione sud-ovest, permette di arrivare, dopo aver attraversato le località come ad esempio Castell’Arquato, Lugagnano Val d’Arda e Vernasca, in un’area ancora semisconosciuta al turismo, ma che meriterebbe una valorizzazione maggiore: si tratta di Bacedasco e delle sue sorgenti termali, poste in un ambiente naturale ricco di vegetazione ed improntato al relax, trattandosi di una zona molto periferica, ma non troppo distante dalle principali vie di comunicazione.

A pochi chilometri da qui, attraversando il confine tra le province di Piacenza e Parma, si giunge a Salsomaggiore Terme, località ben altrimenti nota e frequentata, proprio per le capacità terapeutiche delle sue acque salso-iodiche.

Posta a 160 metri sul livello del mare, presenta le tipiche attrazioni di un centro votato completamente a un turismo che la pone al vertice, come frequenze, tra tutti quelli analoghi dell’Italia. Si scende ancora verso la via Emilia per raggiungere Fidenza, il più importante centro della provincia di Parma dopo il capoluogo, conosciuta fin dall’epoca romana col nome di Fidentia Iulia.

Molte le opere d’arte da visitare, dalla cattedrale al palazzo comunale, alla chiesetta gotica dei Santi Faustino e Giovita; non sono però da dimenticare le attrazioni alimentari, perché nei ristoranti della zona si possono gustare i tortellini, i funghi della vicina collina e il prosciutto di Parma.

Prima di toccare Soragna si giunge nella bassa pianura, a Busseto, dove sono molteplici i ricordi della vita e della residenza di Giuseppe Verdi, che a Roncole nacque. Dal punto di vista artistico, passando però al campo letterario, occorre ricordare che di questa zona fu originario anche Giovanni Guareschi, l’autore di Don Camillo.

Dopo questa incursione nella bassa pianura, si rientra sulla via Emilia in direzione di Parma, che si raggiunge dopo aver attraversato il fiume Taro. La città merita di essere visitata a lungo ed accuratamente, tanti e tanto importanti sono i cimeli storici e artistici di una vita plurisecolare, anche come capitale di un vivacissimo Ducato.

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da todro