La città di Rimini ha alle spalle un’affascinante storia legata al turismo, un inizio di antica data ma che in questa sezione raccontiamo visivamente con immagini che sono datate tra gli anni ’20 e gli anni ’70.
Una zona che si sviluppò velocemente, in quanto località balneare, promossa dalla politica del regime fascista, che la plasmò per renderla non più legata al turismo d’élite ma anche al turismo di massa.
In quel periodo furono costruiti alberghi, pensioni, ville e colonie marine, un progresso che proseguì nel secondo dopoguerra, quando una rapida ricostruzione e l’enorme crescita del settore turistico resero Rimini una delle più importanti località turistiche d’Italia e d’Europa.
L’incremento delle possibilità economiche da parte dell’italiano medio aprì le porte a un nuovo ideale, quello delle vacanze al mare.
Gli anni del boom economico furono segnati da una forte crescita demografica e dall’incremento di famiglie che iniziarono a dedicarsi alla conduzione di attività commerciali che contribuirono a disegnare in modo positivo l’immagine dell’ospitalità romagnola.
Numerosi centri balneari si attrezzarono per mettere a disposizione sempre più servizi ai turisti che provenivano da ogni dove e gli anni ’60 segnarono la consacrazione di Rimini e della Riviera Romagnola dal punto di vista dell’ideale delle vacanze al mare.
Gli anni ’70 sancirono, poi, la fama di Rimini come luogo di divertimento, grazie all’incremento di balere e discoteche, sia al mare che in collina.
La photogallery di seguito riporta cartoline d’epoca collezionate e scansionate da Giuliano Montanari che dipingono Rimini tra la fine del 1800 e il 1970
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