Chi si ricorda che quando passava il GIRO a scuola le lezioni terminavano prima del normale orario?
Che la sede di arrivo era la sede di partenza della tappa successiva; non esistevano i trasferimenti a volte anche di lunghe ore che riducono il riposo
agli atleti.
Che nel 1965 il GIRO anziché partire da Milano partì da San Marino con la prima tappa San Marino – Perugia?
E che nel 1956 la città di Rimini ospitò il GIRO per ben tre giornate: 6a tappa Mantova – Rimini vinta da Giuseppe Minardi detto Pipaza in volata sull’anello di cemento dello stadio cittadino; 7a tappa Circuito di San Marino a cronometro vinto dall’olandese Jean Nolten; 8a tappa Rimini – Pescara vinta da Arrigo Padovan.
E che nel 1959 il fatto si ripropose : 11a tappa Ascoli Piceno – Rimini vinta in volata dal belga Rick Van Looy; 12a tappa Circuito da San Marino vinto da Nino Defilippis; 13a tappa Rimini – Verona vinta in volata dal folletto spagnolo Miguel Poblet.
Era grande la festa per la città; la variopinta carovana pubblicitaria invadeva con il suo clamore le vie della marina ed era generosa in materiale pubblicitario – compresi campioncini di prodotti che facevano la gioia di noi ragazzi.
E che dire di oggi: il Giro ci schifa, sembra che voglia evitarci. Certamente ciò è dovuto alla stretta della borsa dei nostri amministratori.
Guido Pasini